Giardinaggio Gli Arbusti.

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Giardinaggio Gli Arbusti

Scienza e Tecnica

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Gli Arbusti

Introduzione Piantagione L'Acquisto e la Piantagione La Messa a Dimora Cure Colturali L'Innaffiatura La Concimazione Protezioni Contro il Freddo e il Vento Potatura

La Potatura degli Arbusti nei Primi Anni Dopo L'Impianto La Potatura degli Arbusti Caducifogli con Fioritura sui Rami dell'Anno Precedente La Potatura degli Arbusti don Fioritura sui Rami dell'Anno La Potatura di Ringiovanimento La Potatura di Manutenzione Come Allevare un Arbusto a Spalliera Moltiplicazione La Moltiplicazione per Mezzo di Talee Semilegnose La Moltiplicazione per Mezzo di Talee Legnose La Moltiplicazione per Mezzo di Propaggini Come Ottenere Nuove Piante dai Polloni Radicati Le Malattie degli Arbusti Le Malattie Causate da Parassiti Animali Le Malattie Causate da Parassiti Vegetali Fisiopatie degli Arbusti

Abelia Abutilon Alloro Melanchier Canadensis Amelanchier Canadensis Arancio del Messico Aucauba Berberis Bosso Buddleia Callicapra Camelia

Carpenteria Ceanothus Ceratostigma Calicanto Cisto Clerodendro Corniol Cotinus Cotogno del Giappone Cotoneaster Daphne Deutzia

Eleagno Erica Escalonia Evonino Filadelfo Forsizia Fucsia Garrya Gaultheria Gelsomino Genista Ginestra

Ginestra di  Spagna Griselina Hamamelis Hebe Hibisco Iperico Kalmia Kerria Kolkwitzia Lagerstroemia Lantana Lauroceraso

Lavanda Leptospermum Ligustro Lillà Lippia Lonicera Magnolia Mahonia Melograno Mirto Nandina Nocciolo

Olea Olearia Olivello Spinoso Ortensia Osmanthus Pachisandra Parrotia Peonia Pernetteya Mucronata Pervinca Pieris Piracanta

Pittosporo Potentilla Ribes Rododendro Rosa Rose Botaniche Ibridi di Tea Ibridi di Floribunda Ibridi Miniatura Salice Sambuco

Santolina Senecio Sinforina Skimmia Sommaco Spirea Tamerice Viburno Weigela

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BOTANICA - GIARDINAGGIO - GLI ARBUSTI

CARPENTERIA

La Carpenteria californica è un arbusto semirustico, sempreverde e dalla chioma compatta, che raggiunge 2-3 m d'altezza e 2 di diametro. Ha fogliame verde intenso, lucido, tra cui sbocciano in luglio grandi fiori (5-8 cm) bianchi con centro giallo, profumati, che richiamano le rose semplici. La sua varietà "Ladham's Variety" è caratterizzata da abbondante fioritura.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i terreni da giardino, anche calcarei. E' consigliabile piantarla nelle zone a clima mite, in luoghi soleggiati e riparati. Teme il gelo e l'umidità. Si mette a dimora a primavera avanzata.

CURE COLTURALI

Ha bisogno delle normali cure colturali. Nelle zone più fredde, sarà opportuno proteggerla in inverno con paglia o iuta da avvolgere intorno alle ramificazioni.

POTATURA

Non sono necessarie potature regolari. Eventualmente si taglieranno le ramificazioni disordinate dopo la fioritura.

MOLTIPLICAZIONE

Si può moltiplicare per seme, in marzo-aprile, in cassone riscaldato alla temperatura di 16-18 °C. Durante l'estate si trapianta in piccoli contenitori da riporre in cassone freddo fino alla primavera successiva, epoca della messa a dimora. Si può anche propagare per talee semilegnose (luglio-agosto) che mantengano una porzione del ramo portante, da interrare in cassone freddo.

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CEANOTHUS

I Ceanothus sono arbusti molto ornamentali, diffusi soprattutto in Gran Bretagna e caratterizzati da una appariscente e prolungata fioritura nel toni del blu. Le specie tipiche si dividono sostanzialmente in due gruppi: quelle sempreverdi, con foglie e infiorescenze più piccole, particolarmente adatte ai climi dolci perché piuttosto delicate; e quelle a foglia caduca (o semipersistenti), generalmente più rustiche e con foglie e infiorescenze di dimensioni maggiori. Da queste sono stati ottenuti diversi ibridi, più rustici delle specie originarie, generalmente sempreverdi, che possono crescere nelle zone più fredde e si prestano anche per la coltivazione in vaso. Tra le specie tipiche, si trova il Ceanothus azureus, un arbusto delicato, a foglia caduca, che raggiunge i 3 m d'altezza e i 2 di diametro. Ha foglie ovali, dentate. I fiori, azzurro scuro, sbocciano in estate e sono riuniti in grandi infiorescenze a pannocchia. Il C. dentatus è sempreverde, compatto, a portamento eretto. Supera i 2 m sia di altezza sia di larghezza. La fioritura, che compare da giugno a luglio sui rami dell'anno precedente, è azzurro intenso. Va coltivato nei climi miti perché semirustico. Il C. inpressus è un'altra specie sempreverde e semirustica, che raggiunge i 3 m d'altezza. Ha foglie piccole, verdi scuro e lucide. La fioritura, azzurro intenso, è primaverile (aprile-maggio). Il C. thyirsiflorus è un grande arbusto (fino a 8 m d'altezza) sempreverde, rustico. La fioritura, azzurro chiaro, appare in maggio sui rami dell'anno precedente. Più diffusi sono gli ibridi, tra cui il C. x burkwoodii, sempreverde e rustico, che raggiunge i 3 m d'altezza e i 2,5 di diametro. Ha fogliame lucido e fiori blu che sbocciano da giugno a settembre, portati sui rami dell'anno precedente. Il C. x delight è un ibrido con fioritura continua da maggio in avanti. I fiori sono azzurro intenso. Il C. x Gloire de Versailles è un arbusto adatto ai climi freddi, a portamento espanso (2 m di altezza e 2,5 di larghezza) e a foglia caduca. I fiori, azzurro chiaro, sono riuniti in grandi infiorescenze a pannocchia (lunghe 20 cm), profumate, che sbocciano ininterrottamente durante l'estate. Il C. x Marie Simon è simile al precedente ma con fioritura rosa, concentrata nei mesi di giugno-luglio. Il C. x Autumnal Blue è sempreverde con foglie lucide, grandi. Ha portamento espanso e fiori azzurro scuro che appaiono da luglio a settembre. E' piuttosto rustico.

PIANTAGIONE

Predilige terreno ben drenato, leggero, non calcareo (tranne il C. x burkwoodii, che si adatta sia a quelli acidi sia a quelli calcarei), ricco di sostanza organica. Si pianta in ottobre o in primavera (soprattutto le specie più delicate) al sole, meglio se contro un muro rivolto a sud o a ovest: tutte le specie infatti, anche quelle rustiche, hanno bisogno di essere riparate dai venti e dal gelo.

CURE COLTURALI

Si annaffia abbondantemente dopo l'impianto e si aggiunge della sostanza organica al terreno, se questo è troppo magro. D'inverno, nelle zone più fredde, la base va protetta con pacciamatura di foglie e i getti si avvolgono con iuta o fogli di polietilene. Può soffrire di clorosi (che si manifesta con ingiallimento del fogliame) dovuta alla presenza di calcare nel terreno.

POTATURA Per una fioritura più abbondante, si dovranno potare gli arbusti adulti in due modi, a seconda delle esigenze specifiche. Le specie che fioriscono sui rami dell'anno vanno potate all'inizio della primavera, accorciando i getti che hanno fiorito l'anno precedente. Quelle che fioriscono sui rami formatisi l'anno prima vanno potate dopo la comparsa dei fiori, tagliando i getti appena appassiti. Le potature devono essere leggere sulle specie sempreverdi, forti su quelle decidue.

MOLTIPLICAZIONE

Si propagano per talee semimature (in luglio), lunghe 10 cm circa, conservando a una estremità una porzione del ramo portante, in cassone freddo. Quando sono radicate, si procede al rinvaso in piccoli contenitori da tenere al riparto tutto l'inverno. In primavera si rinvasano di nuovo e si tengono all'aperto fino alla messa a dimora, 1 anno dopo.

CERATOSTIGMA

Il genere Ceratostigma comprende poche specie di piccole piante suffruticose dalla bella fioritura blu intenso, adatte per le bordure delle zone a clima mite, e apprezzate per la colorazione rossastra del loro fogliame, capace di ravvivare il paesaggio autunnale. Due sono le specie più coltivate. Il C. plumbaginoides è un tappezzante sempreverde (altezza e diametro di 30-40 cm), semirustico, adatto per i giardini rocciosi. La fioritura, blu, si protrae per tutta l'estate. Il fogliame è rosso in autunno. Il C. willmottianum è semirustico come il precedente ma più grande (supera 1 m di altezza e di diametro), e a foglia caduca. I fiori, di un azzurro carico, sbocciano da luglio in poi.

PIANTAGIONE

Predilige i terreni fertili e di normale consistenza, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate, nelle regioni a clima caldo e preferibilmente con atmosfera leggermente umida. Nelle zone con inverni più freddi è necessario piantarlo al sole, vicino a un muro o al riparo di altra vegetazione. Si mette a dimora in primavera, utilizzando preferibilmente piante allevate in contenitore.

CURE COLTURALI

Durante i mesi più caldi, si deve assicurare un'abbondante irrigazione, avendo cura di predisporre, ai piedi dell'arbusto, una pacciamatura di sostanza organica (letame decomposto, corteccia di pino o torba) per mantenere l'umidità nel terreno. Nelle zone più fredde, in inverno, la pacciamatura di foglie secche, letame o paglia servirà invece a proteggere le piante dal gelo.

POTATURA

Il C. willmottianum deve essere potato in marzo, a 5-10 cm dalla base per stimolare la fioritura. L'altra specie non ha bisogno di potature.

MOLTIPLICAZIONE

Si propaga per talee semilegnose (luglio-agosto) lunghe 8 cm, da far radicare in letto caldo. Quando sono radicate, si travasano in piccoli contenitori da proteggere in serra durante l'inverno. Si mettono a dimora la primavera successiva.

CALICANTO

Il Chimonanthus praecox, conosciuto comunemente come calicanto, è un arbusto deciduo, rustico, di 3 m d'altezza e 2-3 di diametro, che deve il suo maggior interesse ornamentale alla profumata fioritura invernale. I suoi rami sottili, densi, si coprono infatti in dicembre-gennaio di piccoli fiori cerosi a forma di coppa, gialli con una macchia porpora al centro. La fioritura, però, compare dopo diversi anni dalla messa a dimora. Il fogliame, lucido, assomiglia a quello del salice. La sua varietà "Grandiflorus" ha fiori più grandi e più colorati, mentre il "Luteus" porta grandi fiori completamente gialli.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i tipi di terreno, purché fertili e ben drenati. Si mette a dimora dall'autunno alla primavera in posizioni soleggiate (dove fiorisce più abbondantemente) o parzialmente ombreggiate. Particolarmente indicata è la crescita contro un muro caldo, dove può essere allevato a ventaglio.

CURE COLTURALI

Ha bisogno di abbondanti irrigazioni nei mesi più caldi. Sui terreni troppo sciolti, si deve predisporre ogni anno, prima dell'inverno, una pacciamatura di foglie secche ai piedi dell'arbusto.

POTATURA

Non ha bisogno di potature regolari. I rami fioriti possono essere tagliati e utilizzati come decorazione per la casa. Gli arbusti allevati contro un muro si potano ogni anno, tagliando fino alla terza gemma i rami già sfioriti.

MOLTIPLICAZIONE

Si può seminare, all'inizio dell'autunno, in cassone freddo. Quando le piantine sono abbastanza cresciute, si trapiantano in piccoli contenitori da tenere all'aperto. Si possono anche fare delle propaggini, in settembre, con i rami più lunghi e flessibili. La radicazione è lenta, e le propaggini vanno staccate dalla pianta madre solo dopo un paio d'anni.

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CISTO

Il genere Cistus comprende diverse specie di arbusti sempreverdi molto ornamentali, dai fiori appariscenti e delicati, che assomigliano alle rose selvatiche. Sono diffusi allo stato spontaneo nelle zone a clima mediterraneo e si adattano particolarmente alla coltivazione in giardini vicino al mare. Presso i vivaisti sono in vendita diverse specie e ibridi, che differiscono per la taglia o per il colore dei fiori. Tra le più coltivate, vi è il C. x aguilari, un arbusto dal portamento eretto che raggiunge sia in altezza sia in diametro 1,5 m. I fiori sono piuttosto grandi (8 cm), bianchi, e appaiono numerosi in giugno-luglio. Il C. x corbariensis ha portamento espanso (1 m di altezza e 2,5 di diametro) e fiori bianchi, con una macchia gialla alla base di ogni petalo, di grandezza pari alla metà di quelli della specie precedente. La fioritura è in maggio-giugno. Questa è la specie più rustica e può essere coltivata anche nelle zone a inverni freddi. Il C. x lusitanicus è di taglia nana (30-40 cm di altezza e diametro) e porta in giugno-luglio fiori bianchi con una macchia rossastra alla base di ogni petalo. Il fogliame è verde scuro. La sua varietà "Decumbens" ha portamento allargato. Il C. x purpureus è un ibrido a portamento eretto, che raggiunge sia in altezza sia in diametro 1,5 m. Da maggio a luglio è coperto di fiori rosa carico, larghi 6-8 cm, con una macchia scura alla base di ogni petalo. Il fogliame è grigio-verdastro. Tra le specie spontanee nella nostra penisola, abbiamo il C. albidus, un piccolo arbusto (0,50-1 m di altezza e 50 cm di larghezza) dal fogliame grigiastro, tormentoso, che porta, in maggio-giugno, fiori rosa. Il C. laurifolius raggiunge sia in altezza sia in larghezza 1,5 m. Porta da maggio a luglio fiori bianchi macchiati di giallo alla base. Il C. salvifolius è un arbusto rustico, piccolo (circa 60 cm sia di diametro sia di altezza), che deve il suo nome al fogliame simile a quello della salvia. I fiori sono bianchi macchiati di giallo alla base, e compaiono da aprile a giugno.

PIANTAGIONE

I cisti crescono bene nei terreni sciolti che si asciugano in fretta, e vanno collocati in posizioni soleggiate, ma riparate dai venti, nelle zone con inverni miti. E' consigliabile mettere a dimora in aprile-maggio le piante allevate in contenitore, dato che tollerano male i trapianti.

CURE COLTURALI

Le concimazioni primaverili si effettuano distribuendo della sostanza organica (preferibilmente composta o letame maturo) alla base della pianta. Nelle zone ventose, gli arbusti vanno legati a dei tutori. Se gli inverni non sono molto miti, devono essere approntate delle protezioni realizzate con teli di polietilene o iuta attorno alla chioma, oltre a una pacciamatura di foglie secche alla base.

POTATURA

Le piante vecchie, in modo particolare, non tollerano molto bene le potature. All'inizio della primavera, si cimano gli apici di quelle giovani e si eliminano le ramificazioni gelate o secche.

MOLTIPLICAZIONE

Gli ibridi vanno propagati per talee semilegnose, prelevate in luglio-agosto dai rami non fioriferi. Le talee devono essere munite di una porzione del ramo portante. Si interrano poi in cassone mantenendo la temperatura intorno ai 16 °C. Quando sono radicate, si trapiantano in piccoli contenitori da riparare in inverno in cassone freddo.

CLERODENDRO

L'interesse ornamentale di questo grande arbusto, Clerodendrum trichotomum, è dato dall'abbondante fruttificazione, molto decorativa alla fine dell'estate. Questa specie è semirustica, dal portamento espanso, e raggiunge sia in altezza sia in diametro i 4-5 m. Il meglio di sé lo offre In autunno, quando cadono le grandi foglie vellutate (di odore sgradevole) e sui rami rimangono a lungo le bacche di un blu lucente, attorniate dal calice rosso. La fioritura bianca compare in agosto-settembre ed è gradevolmente profumata.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i terreni da giardino, purché fertili e ben drenati. E' preferibile metterlo a dimora nelle zone con inverni non troppo freddi, e comunque al riparo dai venti e in posizioni soleggiate. Si pianta in settembre-ottobre o in marzo-aprile.

CURE COLTURALI

Nelle zone più fredde, deve essere protetto d'inverno con foglie secche alla base e intorno ai rami, trattenute con teli di polietilene. Per il resto, sono necessarie le normali cure colturali.

POTATURA

Non sono necessarie potature regolari. All'inizio della primavera, si eliminano eventualmente i rami gelati o si diradano quelli troppo fitti.

MOLTIPLICAZIONE

Si propaga per polloni, che la pianta emette con facilità alla base. Questi si prelevano in autunno e si trapiantano all'aperto in terreno ben drenato, oppure si interrano in cassone freddo, finché si mettono a dimora, 1 anno dopo.

CORNIOLO

Il genere Cornus è piuttosto vasto (una quarantina di specie) e comprende sia alberi e arbusti sia erbacee perenni diffuse soprattutto in Asia e Nordamerica. Due specie sono presenti allo stato spontaneo anche in Italia: il C. mas (corniolo) e il C. sanguinea che, per l'aspetto del loro legno, hanno dato il nome all'intero genere: cornus, infatti, significa "corno di bue". I cornioli sono molto coltivati nei giardini, a seconda delle specie, per il colore vivace della corteccia o per il fogliame, o, ancora, per la fioritura vistosa. In realtà i fiori sarebbero comunque insignificanti se non fossero circondati da grandi brattee colorate che simulano i petali. Tra le specie interessanti per la corteccia o per il fogliame, si trova il C. alba, una specie asiatica, rustica e resistente ai geli, che raggiunge i 3 m sia di altezza sia di diametro. Deve il suo nome al colore dei frutti. Dopo la caduta delle foglie, spicca il rosso vivo dei suoi giovani rami. La fioritura bianco-giallastra (maggio-giugno) è insignificante. Le foglie, verdi scure sulla pagina superiore e grigie su quella inferiore, diventano rossastre in autunno. Attraenti sono anche i frutti, bianchi soffusi di blu. Numerose sono le varietà coltivate, tra cui l'"Elegantissima", dal bel fogliame variegato di bianco; il "Sibirica", con rami rosso acceso e frutti bluastri; lo "Spaethii", con foglie macchiate di giallo dorato. Il C. mas è un piccolo albero con chioma meno compatta del precedente, che raggiunge i 5-6 m di altezza. Anche questa è una specie rustica, a foglia caduca, che può essere utilizzata anche come siepe. In febbraio-marzo sui rami nudi sbocciano i piccoli fiori, riuniti in infiorescenze a ombrella, giallo-dorate, seguite in estate dai frutti rossi, lucidi, molto ornamentali e commestibili. Coltivate sono anche le varietà "Aurea", a fogliame giallo ed "Elegantissima", a fogliame verde variegato di giallo e rosa. Il C. sanguinea, diffuso in tutta la nostra penisola allo stato spontaneo, è un arbusto di 3-4 m d'altezza, dal portamento eretto e dalla corteccia dei giovani rami di un rosso cupo e opaca. In maggio-giugno sbocciano i fiori bianchi riuniti in infiorescenze di 5 cm, seguiti da frutti rossi tendenti al nero, graditi ad alcuni uccelli. Il C. controversa è una specie asiatica, che raggiunge i 6 m di altezza, a foglia caduca, interessante sia per la fioritura sia per il portamento elegante della chioma, che appare suddivisa in piani orizzontali. I fiori, grandi e bianchi, sbocciano in giugno, seguiti da frutti nerastri. Notevole è la sua varietà "Variegata", dal fogliame screziato di bianco. Tra le specie interessanti per la fioritura, vi è il C. capitata, un grande arbusto (fino a 10 m di altezza), rustico, dal portamento espanso, sempreverde. I fiori, che sbocciano in estate, sono circondati da brattee gialle e sono seguiti da frutti ornamentali. Il C. kousa è un arbusto dalla chioma compatta, suddivisa in fronde orizzontali, molto ornamentali. Raggiunge i 6 m di altezza, è rustico, a foglia caduca. Le infiorescenze, che appaiono in maggio, sono circondate da stupende brattee bianche sfumate di rosa. In autunno maturano i frutti, simili alle fragole. Sempre in questa stagione, il fogliame assume tonalità accese: arancio, oro, scarlatto. Ancor più bella è la varietà "Chinensis", dalla fioritura tardiva, bianco-crema, molto duratura. Il C. florida è una specie americana caducifoglia, dal portamento espanso, di rapida crescita, che raggiunge i 6 m di altezza. Le foglie verdi scure, sono glauche inferiormente. I fiori, che compaiono in maggio-giugno, sono circondati da quattro brattee bianche a forma di cuore, molto durature. Questo è forse il più bel corniolo da fiore, interessante anche d'autunno perché le foglie assumono tinte aranciate e scarlatte. La varietà "Rubra" ha brattee rosate.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i tipi di terreno, purché un po' umidi e ricchi di sostanza organica. Si mette a dimora in autunno o all'inizio della primavera, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate.

CURE COLTURALI

Ha bisogno delle normali cure colturali. Si deve innaffiare abbondantemente quando il tempo è asciutto e caldo.

POTATURA

Le specie coltivate per la fioritura non necessitano di potature regolari; quelle dalla corteccia colorata, vanno potate ogni anno, all'inizio della primavera, recidendo i fusti alla base, per consentire la formazione di rami giovani.

MOLTIPLICAZIONE

Tutte le specie possono essere moltiplicate per mezzo di talee semilegnose di 10 cm, prelevate in luglio-agosto. Si interrano poi in cassone o in serra, che siano preferibilmente dotati di impianto di nebulizzazione. Quando sono radicate, si trapiantano in piccoli contenitori da riparare in cassone freddo fino alla primavera successiva, epoca del trasferimento in vivaio. Si può anche moltiplicare per mezzo di polloni staccati in autunno (devono essere polloni radicati) e messi direttamente a dimora.

COTINUS

Il genere Cotinus comprende solo 3 specie di arbusti, tutte rustiche, a foglia caduca, di cui 2 sono diffusamente coltivate. Una è il C. americanus, chiamato una volta Rhus cotinoides, originario degli Stati Uniti. Si tratta di un arbusto dal portamento eretto, che raggiunge i 3 m di altezza e i 2,5 di diametro. Diventa bellissimo in autunno, quando le sue foglie verde-grigiastre assumono tinte molto accese: rosso vivo e arancio. La fioritura, bianco-verdastra, compare in luglio, ma non è molto apprezzabile. Il C. coggygria, chiamato un tempo Rhus cotinus, è conosciuto anche come "albero parrucca" per l'aspetto che assume in estate, quando appaiono le sue grandi infiorescenze piumose di color rosa. E' una specie spontanea nella nostra penisola, dal portamento arrotondato, che raggiunge i 2-3 m sia in altezza sia in larghezza. Le foglie, ovali e con apice arrotondato, sono inserite su un lungo picciolo. Numerose sono le varietà coltivate tra cui l'"Atropurpureus" dalle infiorescenze di un rosa carico o rossastre; il "Royal Purple" e il "Foliis Purpureis", dal fogliame rosso cupo che si schiarisce in autunno.

PIANTAGIONE

Predilige terreni leggeri e sabbiosi, anche calcarei, ben drenati e non eccessivamente fertili (che comprometterebbero la fioritura e la colorazione del fogliame). Si mette a dimora in autunno o in primavera in posizioni soleggiate.

CURE COLTURALI

Va irrigato frequentemente durante i periodi di tempo asciutto. Può essere colpito da oidio (macchie bianche polverulente sulle foglie) e tracheomicosi (che provoca la morte delle ramificazioni).

POTATURA Non sono necessarie potature regolari. All'inizio della primavera si asportano i rami intricati o deboli.

MOLTIPLICAZIONE

Si moltiplica facilmente per propaggini, interrando in settembre le ramificazioni più esterne. Queste vanno staccate dalla pianta madre 1 anno dopo. Si può anche moltiplicare per talea semilegnosa (agosto-settembre).

COTOGNO DEL GIAPPONE

Le chaenomeles sono arbusti rustici, imparentati col comune cotogno e coltivati per l'appariscente fioritura primaverile, seguita in autunno da piccoli frutti (simili a mele) gialli. Sono tutti di dimensioni piccole o medie, adatti per siepi fiorite e macchie di arbusti o per coprire, allevati a spalliera, muri o facciate. Tra le specie più coltivate, vi è la Chaenomeles japonica, un arbusto dal portamento espanso (raggiunge 1,5 m di altezza e 2 di diametro) e dalla fioritura primaverile, rosso arancio, portata dai rami dell'anno precedente. Il fogliame è deciduo. La C. speciosa è un po' più grande della precedente, ha portamento eretto e rami spinosi, che tendono ad aggrovigliarsi. I fiori, nelle sfumature del rosso, sbocciano prima della comparsa delle foglie. Questa specie è a foglia caduca. Tra le numerose varietà, ricordiamo l'"Apple Blossom", dai fiori bianchi sfumati di rosa; la "Nivalis", con fiori bianchi; la "Pink Lady", compatta a fiori rosa; la "Simonii", di taglia nana, espansa, con fiori rossi. La C. x superba è un ibrido tra le due specie precedenti, interessante per la fioritura prolungata (da marzo a maggio) in varie sfumature di colore a seconda della varietà.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i tipi di terreno, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Si mette a dimora dall'autunno alla primavera.

CURE COLTURALI

Ha bisogno delle normali cure colturali, e sopporta piuttosto bene sia la siccità sia l'umidità del terreno. Può essere affetto da clorosi, dovuta a eccesso di calcare nel terreno, che si manifesta con ingiallimento del fogliame.

POTATURA

Dopo la fioritura, si accorciano leggermente i rami che sono fioriti e si tagliano alla base quelli troppo aggrovigliati. Si accorciano i getti laterali degli arbusti allevati a spalliera.

MOLTIPLICAZIONE

Si propaga per talee, alla fine dell'estate, lunghe 10 cm e da interrare in cassone freddo. In settembre si possono anche fare delle propaggini con i rami laterali, che vanno separati dalla pianta madre dopo circa 2 anni. Si moltiplica inoltre per semi, da interrare in settembre-ottobre in letto freddo.

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COTONEASTER

I cotoneaster sono forse gli arbusti più utilizzati nel giardinaggio, dato che riuniscono molte interessanti caratteristiche: rustici, facilmente adattabili alle condizioni più varie e dotati di funzione decorativa, anche durante la stagione morta per le loro bacche colorate. All'interno di questo vasto genere si possono distinguere sostanzialmente tre gruppi: il primo comprende i cotoneaster "sempreverdi", tra cui il Cotoneaster conspicuus, dal portamento arrotondato, alto e largo 2 m, dai rami arcuati che si coprono in maggio-giugno di fiori bianchi, e in autunno di bacche rosse. La varietà "Decorus" è molto più fruttifera, e adatta per rivestire le scarpate. Il C. lacteus, che raggiunge i 2-3 m di altezza, ha grandi foglie verde scuro e bacche che durano a lungo in inverno; è adatto per siepi e macchie di arbusti. Il C. salicifolius è un grande arbusto (4-5 m di altezza), dalle foglie ovali, allungate, bianche inferiormente, e dai rami arcuati ricoperti per tutto l'inverno di bacche rosso brillante. E' adatto come esemplare isolato. Tra le sue varietà figurano il "Floccosus", dalle foglie più strette, e il "Repens", basso (30 cm) e tappezzante. Il C. dammeri è una delle specie tappezzanti più diffuse, molto vigorosa, capace di coprire, per ogni pianta, 4 mq di terreno. E' adatta per scarpate e cresce anche sotto l'ombra leggera di alcuni alberi produce bacche rosso corallo. Il C. microphyllus è un'altra specie a portamento strisciante, bassa (30 cm), che si allarga fino a 2-3 m. E' ricoperta di piccole foglie verde scuro molto dense e, in autunno, di abbondanti frutti scarlatti. Il secondo gruppo comprende i cotoneaster "a fogliame semipersistente", fra cui troviamo il C. x cornubius, che raggiunge i 6 m di altezza ed è vigoroso. Ha foglie piuttosto grandi e fruttifica abbondantemente, tanto da far ricurvare i rami. E' adatto per formare siepi alte. Il C. franchetii è un arbusto alto 2 m (e di ugual diametro), dal fogliame grigio-verde, argentato sulla pagina inferiore. Le bacche, aranciate, sono piuttosto grandi. E' adatto per formare siepi dato che tollera le potature. Il C. x watereri è un ibrido piuttosto grande (4 m di altezza e diametro), dal portamento un po' disordinato, e dalle foglie lanceolate, verde scuro. Si ricopre in autunno di frutti di color rosso, arancio, o giallo, molto duraturi. Il C. horizontalis è senz'altro la specie più diffusa, dalla caratteristica ramificazione a spina di pesce con fogliame verde scuro, lucido, un po' coriaceo, che cade molto tardi dopo aver assunto colorazioni rossastre. Per questo motivo rappresenta la linea di demarcazione tra il gruppo d'appartenenza e quello delle specie a foglia caduca. D'inverno i rami sono coperti di bacche rosso corallo. Cresce lentamente fino a raggiungere 1 m di altezza e 2 di diametro. E' particolarmente adatto per abbellire scarpate. Tra le specie "a foglia caduca", che formano il terzo gruppo, il C. praecox assomiglia alla specie precedente, ma è più basso. Le foglie in autunno diventano scarlatte, come i frutti, e poi cadono. Il C. divaricatus è un arbusto che raggiunge i 2 m di altezza, dalla fioritura rosa, che compare in giugno. Le foglie si tingono di rosa corallo in autunno, prima di cadere.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i tipi di terreno, sia acidi sia calcarei, purché ben drenati, dato che non tollera i ristagni d'acqua. E' preferibile collocarlo in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate, ma non all'ombra fitta. Si pianta in autunno o alla fine dell'inverno.

CURE COLTURALI

Sono necessarie le normali cure colturali. Può essere attaccato da afidi e cocciniglie o affetto da marciume radicale (dovuto a eccesso di umidità nel terreno) e mal del piombo (che porta all'ingiallimento delle foglie e anche alla morte della pianta).

POTATURA

Non sono necessarie potature regolari. Qualora fosse utile mantenerlo entro dimensioni limitate, si pota all'inizio della primavera, piuttosto drasticamente.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione per seme è piuttosto difficoltosa. Si ricorre generalmente alla propagazione per talea legnosa (nel caso di specie sempreverdi) o semilegnosa (nel caso di specie a foglia caduca). Le talee, che sono lunghe 10 cm circa, devono essere interrate in cassone freddo fino alla primavera successiva, quando si trapiantano in vivaio.

DAPHNE

Il genere Daphne comprende una settantina di specie di arbusti sempreverdi o a foglia caduca, tutte con corteccia e bacche velenose. Nei nostri boschi, al disgelo, è frequente trovare cespugli di D. mezereum (mezereo), dalla bella fioritura rosa-porpora che appare all'inizio della primavera sui rami nudi dell'anno precedente, seguita da bacche scarlatte. E' un arbusto deciduo che raggiunge 1,5 m di altezza, dal portamento eretto, di cui sono diffuse la varietà "Alba", dai fiori bianchi, e "Grandiflora", con fiori più grandi, color porpora, che a volte sbocciano in autunno. La D. cneorum è un arbusto basso (30 cm di altezza) e allargato (1 m), sempreverde, con foglie oblunghe, glabre, verdi scure e lucide sulla pagina inferiore. La fioritura prolungata, da aprile a giugno, è rosa carico, profumata. La D. odora è un arbusto sempreverde che raggiunge i 2 m e fiorisce alla fine dell'inverno. I fiori, dal bianco al porpora, sono molto profumati. La varietà "Marginata" ha foglie a margine giallo e fiori rossi. Può essere coltivata in vaso. La D. laureola è la specie dei boschi mediterranei, dal fogliame coriaceo, verde scuro, sempreverde. Raggiunge in altezza 1 m. In marzo-aprile compaiono infiorescenze giallo-verdastre, profumate soprattutto la sera.

PIANTAGIONE

Non è di facilissima coltura e andrebbe piantata in terreno ben drenato, fresco, tendenzialmente calcareo. L'operazione si effettua in settembre o in marzo-aprile, in posizioni parzialmente ombreggiate (l'ideale sarebbe mantenere le radici al fresco, all'ombra, facendo sì che un sole filtrato raggiunga la chioma). Se la D. odora è coltivata in vaso, questo deve essere drenato e non troppo grande.

CURE COLTURALI

Si consiglia di innaffiare abbondantemente durante i periodi più asciutti. I terreni sabbiosi vanno coperti con pacciamatura di torba o terricci organici che aiutano a mantenere una certa umidità.

POTATURA

Non sono necessarie potature regolari. Eventualmente si eliminano, all'inizio della primavera, i rami più deboli o intricati.

MOLTIPLICAZIONE

Si propaga per mezzo di talee semimature (luglio-settembre) prelevate dai getti laterali, che vanno interrate in letto freddo. In primavera si trapiantano in piccoli vasi da trasferire all'aperto non appena la temperatura si è un po' alzata. Si può anche moltiplicare per seme in ottobre o per margotta in primavera (da staccare dalla pianta madre 1 anno dopo).

DEUTZIA

Il genere Deutzia comprende graziosi arbusti a foglia caduca, simili ai Philadelphus, e interessanti per l'abbondante fioritura primaverile e la rusticità. E' facile però che momentanei tepori, a inverno non ancora finito, li inducano a fiorire, esponendoli poi ai danni provocati dal gelo. Tra le specie più diffuse, ricordiamo la D. gracilis, un piccolo arbusto (arriva a 1,5 m di altezza) molto compatto, che fiorisce in maggio-giugno, manifestando infiorescenze bianche leggermente inclinate verso il basso. Le foglie sono lanceolate, di color verde brillante. Da questa specie sono derivate diverse varietà e ibridi tra cui, la D. x lemoinei, dalla chioma compatta e piuttosto eretta; la D. x rosea, più piccola della specie originaria, con rami arcuati, coperti di foglie verde scuro, e fioritura rosata in giugno-luglio. La D. scabra è un folto arbusto dalle ramificazioni erette, che raggiunge 3 m di altezza e 1,5 di diametro. Il fogliame è verde pallido e i fiori bianchi, sfumati di rosa, sono riuniti in infiorescenze erette, e compaiono in giugno-luglio. Tra le sue varietà e ibridi: la "Candidissima" dai fiori bianchi, doppi; la "Codsall Pink" dai fiori rosa carico, doppi. La D. x magnifica, ibrido vigoroso e molto ornamentale, ha ramificazioni erette coperte di foglie grigio-verde. I fiori sbocciano abbondanti in giugno, e sono bianchi, doppi, riuniti in infiorescenze erette.

PIANTAGIONE

Si adatta a tutti i tipi di terreno, preferibilmente mescolati a terra d'erica o torba ben drenati. La messa a dimora si effettua in autunno o all'inizio della primavera, in posizioni soleggiate (nelle regioni settentrionali) o a mezz'ombra (al sud), al riparo dai venti freddi. La D. gracilis è molto adatta per la coltura in vaso con terricci leggeri.

CURE COLTURALI

Si consiglia di innaffiare abbondantemente durante i periodi più asciutti, e specialmente durante la fioritura. In primavera, si distribuisce terriccio organico o letame maturo.

POTATURA

Ogni anno vanno eliminati, tagliandoli alla base, solo i rami che abbiano ultimato la fioritura.

MOLTIPLICAZIONE

Le deutzie si moltiplicano facilmente per propaggine o margotta, in primavera. Altrimenti è fattibile anche il metodo per talee semilegnose, della lunghezza di 10 cm, da prelevare in luglio-agosto e interrare in cassone freddo. La primavera successiva (in aprile) si trapiantano in vivaio.

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